Se ami lingua coreana sicuramente saprai che non utilizza il nostro alfabeto, bensì un alfabeto coreano chiamato hangul (한글). Tuttavia, a differenza di altre lingue asiatiche più famose come cinese e giapponese, la scrittura coreana non è caratterizzata dall’utilizzo di ideogrammi, cioè simboli grafici che invece di rappresentare un valore fonologico rappresentano un’idea, ma utilizza, come noi, un alfabeto fonetico, in cui a ogni simbolo corrisponde un suono. Approfondiamolo insieme.
Com’è nato l’alfabeto coreano hangul?
L’alfabeto coreano hangul (chiamato 조선글, joseongeul, in Corea del Nord) è nato nel XV secolo grazie all’intento di alfabetizzazione della popolazione da parte di re Sejong il Grande. Prima di allora infatti, la lingua coreana utilizzava il sistema di scrittura cinese basato sugli hanja, che però era molto difficile da imparare, soprattutto per le persone più povere che non potevano permettersi un’istruzione. Per sopperire a questo problema re Sejong decise di introdurre un sistema di scrittura fonetico, cioè in cui a ogni simbolo corrisponde un suono, commissionandone l’invenzione a un gruppo di studiosi e letterati.
Inizialmente le classi più alte si opposero alla sua introduzione, considerandolo un metodo di scrittura per stupidi e quindi l’hangul faticò a entrare nell’uso comune. In un primo momento venne infatti utilizzato soltanto dai più poveri e dalle donne, che non potevano usufruire di un’istruzione adeguata. Venne però ripreso in seguito come tentativo di sganciarsi dalla sfera di influenza cinese e visto come un simbolo nazionale.
L’importanza di questa invenzione è talmente sentita dal popolo coreano che ancora oggi se ne festeggia la ricorrenza: il 9 ottobre infatti in Corea del Sud si festeggia il giorno dell’hangul (한글날, hangeulnal), durante il quale molte aziende e scuole rimangono chiuse.

Com’è strutturato l’alfabeto coreano
L’hangul è composto da 19 consonanti (14 consonanti semplici e 5 consonanti doppie) e 21 vocali (6 vocali semplici, 4 vocali iotizzate e 11 dittonghi) che si combinano tra loro. A differenza degli altri alfabeti, i simboli da cui è composto l’hangul (detti jamo, 자모) non si susseguono in modo lineare per formare un parola, ma si uniscono in gruppi sillabici. Per capirci vediamo un esempio: hangul non si scrive ㅎㅏㄴㄱㅡㄹ, ma appunto한글, cioè han–gul. Questo aspetto è caratteristico della scrittura coreana e contribuisce a renderla armoniosa e unica nella sua specie.
Ogni gruppo sillabico è formato da un minimo di due a un massimo di quattro jamo: necessariamente una consonante più una vocale, a cui possono eventualmente aggiungersi altre due consonanti. Se la parola inizia foneticamente per vocale, la sillaba richiederà l’utilizzo della consonante muta (ㅇ).
La modalità di scrittura è orizzontale da sinistra verso destra, quindi la stessa utilizzata da noi, anche se inizialmente, quando si era appena abbandonato il sistema di scrittura cinese, almeno per i documenti ufficiali si è continuato per un po’ a scrivere in modo verticale. Ancora oggi è possibile incontrare casi del genere ma soltanto per ragioni prettamente stilistiche.
Ecco qui di seguito i simboli da cui è composto l’alfabeto coreano hangul.
Consonanti semplici: ㄱ (g, k), ㄴ (n), ㄷ (d, t), ㄹ (l, r), ㅁ (m), ㅂ (b, p), ㅅ (s), ㅇ (ng, oppure muta se a inizio sillaba), ㅈ (j), ㅊ (ch), ㅋ (k), ㅌ (t), ㅍ (p), ㅎ (h).
Consonanti doppie: ㄲ (kk), ㄸ (dd, tt), ㅃ (bb, pp), ㅆ (ss), ㅉ (jj)
Vocali semplici:ㅏ (a), ㅐ(ae, e aperta), ㅔ(e), ㅣ(i) , ㅓ (eo, o aperta), ㅗ (o chiusa), ㅜ (u), ㅡ (eu)
Vocali iotizzate:ㅑ (ya), ㅕ (yeo), ㅛ (yo), ㅠ (yu)
Dittonghi:ㅒ(yae), ㅖ(ye), ㅘ (wa), ㅙ (wae), ㅚ (oe), ㅝ (wo), ㅞ (we), ㅟ (wi), ㅢ (ui)
Per capire meglio la pronuncia, puoi leggere il nostro articolo sulle regole di pronuncia coreana.
Hangul patrimonio dell’Unesco
L’importanza dell’alfabeto coreano hangul è riconosciuta non solo in Corea, ma anche a livello mondiale, tanto che è stato riconosciuto patrimonio mondiale dell’Unesco nel 1997. C’è addirittura una festa nazionale per festeggiare l’alfabeto coreano, chiamata “Hangul day“, che cade il 9 ottobre di ogni anno.
Se ti trovi a Seoul puoi visitare il National Hangul Museum (국립한글박물관), vicino alla stazione di Yongsan (용산역), con entrata gratuita. Qui vengono mostrate e spiegate le origini di questo sistema di scrittura.
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