L’hanbok (한복) è l’abito tradizionale coreano ed ha radici antiche. Lo stile appartiene all’epoca della dinastia Joseon, alla fine del 1300, ma alcuni ricercatori sostengono che sia di origine mongola o siberiana.
Caduto in disuso verso gli anni Sessanta del Novecento, l’hanbok è oggi utilizzato come abito da cerimonia o durante occasioni particolarmente formali. Scopriamo meglio le particolarità dell’abito tradizionale coreano.
Com’è fatto l’abito tradizionale coreano
Esistono due versioni di hanbok, una maschile e una femminile.
La versione femminile dell’hanbok è composta principalmente da due parti: una gonna ampia (치마, chima) che arriva fino ai piedi legata al di sotto del seno da una fascia, e una giacca corta (저고리, cheogori). Entrambe le parti sono ricamate e sono di colori diversi tra loro. Solitamente i modelli utilizzati dai nobili erano in seta o cotone, mentre i più poveri utilizzavano tessuti di canapa. Insieme all’hanbok venivano spesso utilizzati accessori decorativi, come fermagli chiamati binyeo (비녀), lunghe forcine tradizionali utilizzate per appuntare lo chignon, e cheopji (첩지), ossia decorazioni per la parte frontale dell’acconciatura.
La versione maschile dell’abito tradizionale coreano è invece composta da giacchetta (chiamata anch’essa cheogori) e pantaloni (바지, baji), il tutto solitamente coperto da un lungo soprabito chiamato durumagi (두루마기). Inoltre, a completare l’outfit si aggiunge un cappello nero in bambù o crine di cavallo detto gat (갓).
I colori dell’hanbok simbolizzavano inoltre la posizione sociale e lo stato coniugale di chi lo indossava: i colori più brillanti per esempio erano solitamente utilizzati dai giovani, mentre uomini e donne di mezza età utilizzavano principalmente sfumature più tenui.
L’hanbok oggi
Dopo che l’uso dell’abito tradizionale coreano è stato rimpiazzato da vestiti di influenza occidentale, l’hanbok non è comunque scomparso. Viene infatti utilizzato per occasioni speciali e cerimonie come matrimoni (se si sceglie di celebrarlo in stile tradizionale), capodanno lunare (설날, Seollal), riti ancestrali come il celebre Chuseok (추석, il ringraziamento coreano durante il quale si svolgono alcuni riti di commemorazione dei defunti) e il primo compleanno di un bambino, chiamato doljanchi (돌잔치) o, più semplicemente, dol (돌).
Ancora oggi i negozi specializzati nella vendita di hanbok sono numerosi e un solo capo può arrivare anche a costare milioni di won. I più rinomati negozi di questo abito tradizionale si trovano a Seoul nelle aree di Apgujeong (압구정), Sinsa (신사) e Cheongdam (청담동).
Dove puoi indossare l’hanbok in Corea
Se ti trovi in Corea, non puoi assolutamente perdere l’esperienza di provare l’abito tradizionale coreano. È infatti possibile affittarne uno per poche ore a costo moderato (circa 10.000 won per quelli più economici) e girare per i palazzi con indosso l’hanbok. Esistono anche luoghi in cui puoi provarlo gratuitamente e scattare delle foto, come il Seoul Global Cultural Center.
Seoul Global Cultural Center, situato a Myeong-dong, una delle principali aree di shopping della città, è possibile ottenere informazioni turistiche e provare l’hanbok. Inoltre, spesso vengono proposte attività di artigianato, danza e cucina.
A nostro avviso la migliore esperienza in hanbok che puoi fare è a Gyeongbokgung, il palazzo reale principale di Seoul. L’area circostante pullula di negozi che affittano l’abito tradizionale coreano per poche ore. Ti sarà quindi possibile girare il palazzo in abito tradizionale e immergerti completamente nel passato. Non solo indossando l’hanbok la tua esperienza culturale sarà maggiore, ma in questo modo potrai anche usufruire dell’ingresso gratuito.
Nei dintorni del palazzo si trova anche il Bukchon Hanok Village. Si tratta di una piccola area di Seoul in cui le abitazioni non sono cambiate rispetto al passato, ma sono rimaste in stile tradizionale. Molti sono quindi i turisti che si aggirano per quelle vie indossando l’hanbok, così da sentirsi trasportati nella Corea di un tempo.
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