La lingua coreana, chiamata hanguk-eo (ํ๊ตญ์ด) in Corea del Sud e joseon-eo (์กฐ์ ์ด) in Corea del Nord, รจ una lingua di origine incerta. Alcuni studiosi la definiscono infatti una lingua isolata, ossia che non appartiene ad alcun ceppo linguistico. Altri ritengono che appartenga allo stesso ceppo a cui appartengono anche giapponese, turco e mongolo, per via di alcune somiglianze nella struttura grammaticale. Ma quali sono le caratteristiche principali della lingua coreana? Vediamole in questo articolo.
Com’รจ strutturata la lingua coreana?
Lโalfabeto coreano hangul
Lโalfabeto coreano, chiamato hangul (ํ๊ธ), รจ un sistema di scrittura proprio della lingua coreana. ร stato infatti inventato nel 1443 da un gruppo di studiosi per ordine del re Sejong il Grande (์ธ์ข ๋์, Sejong-dae-wang). Si voleva che il popolo coreano potesse imparare a leggere e scrivere tramite un sistema di scrittura facile da utilizzare. Prima dellโinvenzione dellโhangul, infatti, venivano utilizzati gli ideogrammi cinesi e per conoscerli era necessario un livello di istruzione molto alto.
Lโalfabeto hangul รจ attualmente formato da 40 lettere (jamo, ์๋ชจ), di cui 19 consonanti e 21 vocali. La forma delle varie consonanti รจ stata pensata in modo da imitare la forma della bocca o delle labbra quando vengono pronunciate, mentre la forma delle vocali richiama unโideologia filosofica. Le vocali coreane si compongono infatti di tre segni: ใ ก, ใ ฃ e โ. La linea orizzontale rappresenta la terra, la linea verticale lโuomo e il punto simboleggia il cielo. Secondo la filosofia orientale, questi sono i tre elementi principali che compongono il cosmo e si combinano tra loro per formare le vocali.
A loro volta, vocali e consonanti si combinano tra loro per formare dei gruppi sillabici. Ogni sillaba รจ composta da un minimo di due a un massimo di quattro lettere, rigorosamente nellโordine consonante-vocale-consonante-consonante. Se una parola inizia foneticamente per vocale, graficamente sarร preceduta da una consonante muta (ใ ), dovendo appunto per forza iniziare per consonante. Le ultime due consonanti, inoltre, non seguono le prime due lettere lungo la stessa linea, ma si posizionano sotto di loro e prendono il nome di ๋ฐ์นจ (batchim). Possiamo vedere un esempio di quanto appena detto anche in questa stessa parola: ใท e ใ sono infatti le consonanti finali delle due sillabe che compongono e si trovano sotto alle prime due lettere (consonante + vocale).
Per approfondire questo argomento, ti consigliamo di leggere anche i nostri articoli sullโalfabeto coreano e sulle regole di pronuncia del coreano.
La struttura grammaticale della lingua coreana
Una grossa differenza tra la lingua coreana e quella italiana sta nel fatto che il coreano utilizza una struttura grammaticale diversa. Non si tratta piรน SVO (soggetto-verbo-oggetto), ma di SOV (soggetto-oggetto-verbo). Il verbo รจ infatti sempre lโultimo elemento da inserire in una frase ed รจ quindi preceduto dal soggetto e da tutti i complementi. Non troppo difficile da mettere in pratica quando si tratta di frasi semplici, un poโ piรน complesso quando si vogliono esprimere concetti piรน articolati, inserendo magari anche qualche subordinata. Nell’esempio โio mangio la melaโ la frase si renderร in coreano con โio la mela mangioโ, cioรจ ์ ๋ ์ฌ๊ณผ๋ฅผ ๋จน์ด์, jeoneun sagwareul meogeoyo.
Come vedi, per parlare in coreano sarร necessario โpensare in un ordine diversoโ. Allโinizio sembrerร impossibile, ma con un poโ di pratica questo meccanismo mentale si attiverร in automatico.
Le particelle coreane
Nella lingua coreana non esistono nรฉ articoli nรฉ preposizioni. Per indicare qual รจ il soggetto e i vari complementi, i coreani si servono di particelle che si attaccano come suffisso ai vari termini. Esistono quindi particelle diverse per indicare se una parola nella frase รจ soggetto, complemento oggetto, di termine, di luogo, di specificazione, eccetera. Ci sono perรฒ casi in cui, nel coreano parlato, la particella puรฒ essere omessa e cioรจ quando il contesto รจ ritenuto giร molto chiaro dal parlante da non necessitare unโulteriore precisazione.
Se questo argomento ti interessa, leggi anche il nostro articolo sulle particelle coreane di tema e soggetto.
I registri linguistici
Non dimentichiamo infine che la societร coreana รจ molto gerarchica e questa mentalitร si riflette nella lingua stessa. Il coreano infatti si compone di vari registri linguistici e possiamo distinguere tra informale (๋ฐ๋ง, banmal), formale (์กด๋๋ง, jondaetmal) e onorifico (๋์ธ๋ง, nopimmal). A seconda del registro, cambiano le desinenze verbali, si possono aggiungere particelle onorifiche e sono a volte presenti anche variazioni di lessico. Parliamo del nopimmal qui.
Ecco spiegate brevemente le caratteristiche principali della lingua coreana. Se vuoi approfondire ulteriormente, ti consigliamo anche:
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